Piante Acquatiche - Fior di loto, Ninfee, Piante palustri e spondali

Le piante  che hanno il loro Habitat esclusivo in acqua, vengono anche definite idrofite, sono vegetali il cui fabbisogno idrico è elevatissimo e che si sono adattate a vivere sommerse o galleggianti nell'acqua. 

Le piante acquatiche sono piante vascolari, cioè dotate di un sistema di vasi per condurre l'acqua, in pratica lo sono quasi tutte le piante con l'eccezione di alghe, le quali sono organismi privi di veri e propri tessuti di conduzione.

A causa del  particolare ambiente che hanno colonizzato queste piante hanno sviluppato una serie di adattamenti specifici:

• hanno una cuticola sottile o assente.
• radici capaci di immettere ossigeno nell'acqua in cui sono immerse. Quest'ultimo e' assorbito da fusti e foglie attraverso le aperture stomatiche e trasportato alle radici tramite i  tessuti aeriferi;
• tessuti aeriferi per permetterne il galleggiamento e la fluttuazione;
• assenza quasi totale, nelle piante acquatiche immerse, di tessuti deputati all'irrigidimento di fusti e foglie data la presenza dei tessuti aeriferi e della spinta idrostatica dell'acqua sulle loro superfici esterne.

Le piante acquatiche da inserire nel biolago sono suddivisibili in tre macro categorie:

• Piante ombreggianti (fior di loto e ninfee utili al parziale ombreggiamento del bacino);
• Piante ossigenanti sommerse (inserite solo in alcuni casi);
• Piante palustri spondali (estremamente specializzate nella fito depurazione).

Vogliamo concludere questa breve illustrazione ricordando che non potra' mai esserci un'ambiente acquatico in equilibrio, per piccolo o grande che sia senza la presenza delle piante.